giovedì 5 marzo 2015

Poggio Bustone (RI) - Borghi d'Italia (Tv2000)

Report  giornaliero  Contigliano – Rieti 

Eccoci all’ultima tappa del nostro pellegrinaggio, ci svegliamo di buon ora, la sera prima per la stanchezza eravamo crollati intorno alle 10, salutiamo il gestore dell’ ostello comunale Villa Franceschini (è gestito da una cooperativa) una bella villa con parco degli anni 20. Le camerate sono rimaste affrescate con le pitture originali.                                                    
Riparte il cammino. Sarà una tappa un poco più breve, avevamo considerato nella preparazione il viaggio di ritorno in auto.
Raggiungiamo Contigliano alto, il vecchio borgo medioevale con un’imponente chiesa.
Nella prima parte il percorso è delizioso in un alternarsi di mulattiere e stradine, nella seconda parte un po’ meno, dobbiamo percorrere un tratto della strada provinciale dove le auto sfrecciano a folle velocità e non c’è un minimo di passaggio pedonale. Ci stufiamo!! Con una sorta di azimut tagliamo per la campagna, e  in breve tempo raggiungiamo la nostra prima tappa della giornata, che è anche l’ultimo dei quattro santuari che visiteremo (in ordine della Foresta, di Poggiobustone e di Greccio): Fonte colombo. Qui san Francesco stilò, ispirato da nostro Signore, la regola francescana. E’ disegnato sul muro della chiesetta il primo tau sembra che sia stato inciso proprio dal santo. Abbiamo conosciuto il padre guardiano, nativo di Lucca, che a sua volta conosceva padre Francesco e il nostro parroco Don Giovanni. Il mondo è proprio piccolo! Fatto il nostro timbro di rito sul passaporto del pellegrino siamo partiti alla volta di Rieti, in due ore arriviamo in Piazza San Francesco dove termina a malincuore il nostro pellegrinaggio.
Riflettendo su questi giorni ci sentiamo felici per aver portato a termine questo tipo di esperienza,  ci sentiamo più ricchi spiritualmente e consapevoli di esserci riappropriati del nostro tempo e di sentirci parte della natura e di questa terra. Vivendo in comune questo cammino la nostra amicizia si è ancor più saldata, un’amicizia che parte da lontano,  fin da quando da ragazzi, allora scout, partivamo sempre con lo zaino in spalla in cerca di avventure.

Ringraziamo tutti quelli che in questi giorni ci hanno seguito e ricordiamo che questo blog è a disposizione di tutti di quelli che vorranno raccontare le loro esperienze di cammino.                                                                                                                                                                                                                                                        






mercoledì 4 marzo 2015

Report giornaliero Piediluco-Greccio_Contigliano
Ieri sera alle 22 a letto, stamani mattina una sostanziosa colazione. L'Iper, tanto per gradire, 3 brioches e 2 pezzi di torta. Sul lago una coltre di nebbia, ma sarà una bella giornata, tutta sole. Sarà una tappa lunga, senza grossi dislivelli, ma in sostanza abbiamo percorso 27 Km per lo più su strada nera. Riusciamo a pranzare al santuario di Greccio, che sullo stile de La Verna, appiccicato alla pietra. famoso perché qui san Francesco ideò il primo presepe. Fisicamente stiamo bene ma abbiamo sofferto soprattutto nelle spalle: abbiamo esagerato: troppa roba nello zaino! Simone, qualsiasi cosa chiedi, ce l'ha, tre torce, il ghiaccio secco... è una farmacia completa. Lungo il percorso abbiamo riflettuto sulla nostra quaresima. La strada scorre sotto i nostri passi...
Alle 17 arriviamo a Contigliano, dormiremo presso l'ostello della gioventù, lo spirito non manca!!
Frasi della giornata:
Lontano da Lui ci perdiamo in un oceano di solitudine.
La vera casa dell'uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi (Bruce Chatwin)
PS: Serata passata a ballare insieme al nostro amico Moreno, un vero idolo delle balere di queste parti.




lunedì 2 marzo 2015


Report giornaliero Poggiobustone - Piediluco
La sveglia suona presto; 6.30, colazione abbondante. Il nostro locandiere Feliciano è un ragazzo disponibile con il quale è stato un piacere intrattenersi parlando in particolar modo di tutti quello che riguarda i pellegrinaggi. La locanda francescana è un ostello che consigliamo: ottima la pasta fatta in casa. Alle 8 in punto siamo al santuario, la sera prima con padre Renzo ci eravamo accordati per seguire le lodi e la S. Messa. La giornata non è delle migliori, piove e tutto è avvolto nella nebbia. sarà perfetta letizia? il padre ci risponde: ma se ve l'annate a cerca'!!! sarà la tappa che ci farà salire più in alto, 1100 m, siamo un po' preoccupati ma confidiamo nei nostri mezzi e nella nostra volontà.
La pioggia non ci dà tregua, un pioggia fine ma incessante, posso ringraziare il mio personal shopper
per il materiale, direi eccezionale. Il Pelagino tira come un forsennato, come un mulo, è una bestia!! ci mancava anche la nebbia adesso!! San GPS ci salva in diverse occasioni. Alle 12 arriviamo alla nostra prima meta, il faggione di San Francesco, molto bello, specialmente con la neve intorno. Adesso piove parecchio. Ci buttiamo giù nella valle di Terni, lasciando alle nostre spalle la valle Reatina, da questo momento sarà tutto uno scendere, i poncho sono zuppi, ci prende freddo, un buon sano the caldo fatto sul fornellino ci rimette in sesto. Intorno alle 16 arriviamo a Piediluco.
Ah dimenticavo, abbiamo visitato Labro, un paesino di quelli che sembra di essere fuori dal mondo!
Frase del giorno: Non si può giungere in cima alla montagna senza passare per vie difficili e scoscese; non giungere alla virtù senza che costi assai sforzi e fatiche, ignorare la strada che si deve prendere senza mettere in pericolo la nostra vita. A domani.





domenica 1 marzo 2015


Report giornaliero Rieti - Poggiobustone
Con il sole alto siamo partiti da Rieti, con la gioia nel cuore: finalmente si stava realizzando la nostra idea. Prima tappa, dopo aver lasciato il fragore della città, il santuario della Foresta dove san francesco scrisse una parte del Cantico delle Creature. Oggi è gestito dalla comunità Mondo X, il ragazzo che ci accompagnava facendo il giro del santuario, ci ha fatto riflettere: come la comunità accoglie oggi non solo ragazzi con problemi di droga ma anche dipendenti da videogiochi e computer. la strada si fa più erta, ma il buon vecchio e caro allenamento ce la fa mordere in un boccone. il panorama è molto bello: in basso tutta la valle Reatina, in alto il Terminillo domina con le sue cime innevate. E' tempo di ristoro con la bella usanza di prendere il caffè fatto con macchinetta e fornellino. Abbiamo esagerato con gli zaini, probabilmente ci rimane difficile rinunciare a qualcosa, ma forse si tratta anche di essere previdenti. Superiamo Cantalice, un paesino che si abbarbica sulle rocce e finalmente la nostra vista ammira Poggiobustone con il santuario nella parte alta... ma in basso non li facevano mai?? Tosti nel nostro proposito arriviamo al sacro Speco, la grotta dove san Francesco si ritirava in preghiera, una faticaccia!!! Ma ne valeva la pena, un luogo che ispira la preghiera. Rientriamo in ostello ed è già l'ora di cena.
Concludiamo con delle frasi della giornata che ci sono particolarmente piaciute:
"A

vuto conferma di vento a favore, tolgo gli ormeggi" (Massimo Volume)
"Egli aveva come uno spirito nuovo e pareva un altro" (fonti francescane)
Un saluto a tutti, a domani.