lunedì 2 marzo 2015

Report giornaliero Poggiobustone - Piediluco
La sveglia suona presto; 6.30, colazione abbondante. Il nostro locandiere Feliciano è un ragazzo disponibile con il quale è stato un piacere intrattenersi parlando in particolar modo di tutti quello che riguarda i pellegrinaggi. La locanda francescana è un ostello che consigliamo: ottima la pasta fatta in casa. Alle 8 in punto siamo al santuario, la sera prima con padre Renzo ci eravamo accordati per seguire le lodi e la S. Messa. La giornata non è delle migliori, piove e tutto è avvolto nella nebbia. sarà perfetta letizia? il padre ci risponde: ma se ve l'annate a cerca'!!! sarà la tappa che ci farà salire più in alto, 1100 m, siamo un po' preoccupati ma confidiamo nei nostri mezzi e nella nostra volontà.
La pioggia non ci dà tregua, un pioggia fine ma incessante, posso ringraziare il mio personal shopper
per il materiale, direi eccezionale. Il Pelagino tira come un forsennato, come un mulo, è una bestia!! ci mancava anche la nebbia adesso!! San GPS ci salva in diverse occasioni. Alle 12 arriviamo alla nostra prima meta, il faggione di San Francesco, molto bello, specialmente con la neve intorno. Adesso piove parecchio. Ci buttiamo giù nella valle di Terni, lasciando alle nostre spalle la valle Reatina, da questo momento sarà tutto uno scendere, i poncho sono zuppi, ci prende freddo, un buon sano the caldo fatto sul fornellino ci rimette in sesto. Intorno alle 16 arriviamo a Piediluco.
Ah dimenticavo, abbiamo visitato Labro, un paesino di quelli che sembra di essere fuori dal mondo!
Frase del giorno: Non si può giungere in cima alla montagna senza passare per vie difficili e scoscese; non giungere alla virtù senza che costi assai sforzi e fatiche, ignorare la strada che si deve prendere senza mettere in pericolo la nostra vita. A domani.





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